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Termini e condizioniIl recente terremoto che ha colpito i Campi Flegrei, una vasta area vulcanica situata a ovest di Napoli, ha sollevato timori e interrogativi tra la popolazione locale e gli esperti di geologia. Ma cosa sono esattamente i Campi Flegrei e perché il terreno in quest'area si sta sollevando progressivamente?
Un supervulcano dormiente
I Campi Flegrei sono una caldera vulcanica, cioè una vasta depressione formatasi in seguito a un'eruzione catastrofica avvenuta circa 39.000 anni fa. Con una superficie di circa 150 chilometri quadrati, questa zona comprende diversi crateri e fumarole, nonché il celebre cratere della Solfatara, noto per le sue emissioni di gas sulfurei.
Il fenomeno del bradisismo
Uno dei fenomeni più distintivi dei Campi Flegrei è il bradisismo, un movimento lento e periodico del suolo causato dall'accumulo di gas e magma nelle profondità della caldera. Questo fenomeno provoca un innalzamento o un abbassamento del terreno, talvolta di diversi centimetri all'anno. Attualmente, l'area sta vivendo una lenta fase di sollevamento, con una velocità di circa 10 millimetri al mese nella zona di Pozzuoli.
Cause e segnali di allerta
Il sollevamento del terreno è legato all'attività magmatica e idrotermale sottostante. L'aumento della pressione dei gas vulcanici e del magma provoca infatti la dilatazione della crosta terrestre, fenomeno che gli scienziati monitorano attentamente attraverso una rete di sensori sismici e strumenti geodetici, per rilevare eventuali cambiamenti nei modelli di attività sismica e nella deformazione del suolo.
I rischi e gli scenari futuri
Sebbene il bradisismo non implichi necessariamente un'imminente eruzione vulcanica, rappresenta in ogni caso un segnale di attività sotterranea che merita attenzione. Gli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) monitorano quindi costantemente l'area per valutare eventuali rischi. Un'eventuale eruzione potrebbe avere conseguenze devastanti per la popolazione locale e per la città di Napoli, situata a pochi chilometri di distanza.
Insomma, i Campi Flegrei rappresentano una delle aree vulcaniche più complesse e (per fortuna) più monitorate al mondo. Per questo è essenziale mantenere alta l'attenzione scientifica e la preparazione della popolazione, in modo tale da affrontare al meglio tutte le sfide future legate a questo gigante, per ora, dormiente.