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Termini e condizioniIl Conclave è la riunione segreta dei cardinali elettori chiamati a scegliere il nuovo Papa in caso di morte o dimissioni del pontefice in carica. Il termine “conclave” deriva dal latino cum clave, cioè “con la chiave”, a indicare la clausura e l’isolamento totale dei porporati durante l’elezione. La procedura è regolata da norme molto precise, contenute nella Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis promulgata da Giovanni Paolo II e aggiornata da Benedetto XVI.
Il Conclave si apre con l’arrivo a Roma dei cardinali che hanno diritto di voto, ossia quelli che non hanno ancora compiuto 80 anni al momento dell’inizio della sede vacante. Il numero massimo è fissato a 120 elettori. Dopo una messa solenne “pro eligendo Romano Pontifice” celebrata nella Basilica di San Pietro, i cardinali si trasferiscono nella Cappella Sistina, dove rimarranno chiusi a chiave fino all’elezione del nuovo Pontefice.
Durante il Conclave, i cardinali vivono in totale isolamento dal mondo esterno: non possono comunicare con nessuno, né ricevere notizie o informazioni. Questa clausura serve a garantire la segretezza e la libertà di voto, senza influenze esterne.
La votazione avviene tramite scrutini segreti. Ogni cardinale riceve una scheda su cui scrive il nome del candidato prescelto con una calligrafia non riconoscibile, piega il foglio e lo deposita nell’urna. Gli scrutatori, scelti a sorte tra i cardinali, raccolgono e contano i voti, verificando che il numero delle schede corrisponda al numero degli elettori. Per essere eletto, un candidato deve ottenere la maggioranza qualificata dei due terzi dei voti.
Nel primo giorno di Conclave, se si inizia nel pomeriggio, si svolge un solo scrutinio; nei giorni successivi, invece, sono previsti due scrutini al mattino e due al pomeriggio. Se dopo 33 votazioni nessuno raggiunge la maggioranza richiesta, si procede a un ballottaggio tra i due candidati più votati, con la necessità di ottenere sempre i due terzi dei voti. Questa modifica, introdotta da Benedetto XVI nel 2007, ha sostituito la precedente regola che prevedeva la maggioranza semplice in questa fase.
Al termine di ogni scrutinio, le schede vengono bruciate in un apposito camino installato sul tetto della Cappella Sistina. Se il fumo è nero, significa che non è stato eletto nessun Papa; se invece è bianco, è segnale che la scelta è stata fatta e il nuovo Pontefice è stato eletto.
Il nuovo Papa viene quindi annunciato al mondo dalla loggia centrale di San Pietro con la formula “Habemus Papam”. Dopo la proclamazione, il pontefice si presenta ai fedeli e pronuncia il suo primo messaggio.
In sintesi, il Conclave è un processo antico e rigoroso, che unisce tradizione, segretezza e ritualità per garantire un’elezione libera e condivisa del capo della Chiesa cattolica.