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Termini e condizioniIl terremoto che ha colpito il Myanmar il 28 marzo 2025, con una magnitudo di 7.7, ha messo in luce la fragilità sismica della regione, direttamente collegata alla faglia Sagaing. Questa struttura geologica, lunga circa 1.200 chilometri, è una delle faglie più attive e pericolose del Sud-Est asiatico e rappresenta un elemento chiave per comprendere i frequenti terremoti che devastano il paese.
Caratteristiche della faglia Sagaing
La faglia Sagaing è una faglia a scorrimento orizzontale (strike-slip fault), in cui due placche tettoniche si muovono lateralmente l'una rispetto all'altra. Costituisce il confine tra la placca indiana e la microplacca Burma, che si scontrano a una velocità di circa 20 millimetri all'anno. Questo movimento continuo accumula stress lungo la faglia, che viene poi rilasciato periodicamente sotto forma di terremoti. Il tasso di scivolamento registrato, fino a 18 mm all’anno, indica un accumulo significativo di energia, capace di generare eventi sismici devastanti.
Un passato sismico violento
Purtoppo, la storia sismica della faglia Sagaing è ricca di eventi catastrofici e distruttivi. Tra i terremoti più significativi si ricordano quello del 1912 a Maymyo (magnitudo 7.9) e quello del 1930 a Pegu (magnitudo 7.3). Anche il recente terremoto del 2025 si è verificato lungo questa faglia, con un epicentro situato vicino alla città di Sagaing e una profondità di soli 10 chilometri, fattore che ha amplificato enormemente gli effetti distruttivi sulla superficie.
Impatti e vulnerabilità geografica
La posizione geografica del Myanmar, al crocevia tra quattro placche tettoniche (Indiana, Eurasiana, Sunda e Burma), rende il paese particolarmente vulnerabile ai terremoti. La faglia Sagaing attraversa zone densamente popolate come Mandalay e Yangon, il che non fa che incrementare il rischio di danni ingenti a infrastrutture e vite umane. Al momento, la conta dei morti relativa al recente terremoto non è ancora finita. Ma è possibile che si arrivi a decine di migliaia di vittime in totale.
Come prepararsi al futuro
Gli studi sulla faglia Sagaing evidenziano la necessità di migliorare le strategie di preparazione e risposta ai disastri naturali. La combinazione di movimenti tettonici continui, infatti, e la storia sismica della regione suggeriscono che eventi simili potrebbero verificarsi nuovamente in futuro. Ragione per cui investire in infrastrutture resilienti, e sistemi di allerta precoce diventerà cruciale, d'ora in poi, per riuscire a mitigare le conseguenze di questi fenomeni naturali devastanti.