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Termini e condizioniQuando pensiamo ai geni, spesso immaginiamo minuscoli frammenti di codice che contengono, nero su bianco, tutte le informazioni su di noi: il colore degli occhi, l’altezza, e perfino il nostro carattere. Ma come può una molecola chimica dire “sarai alto”, o “avrai gli occhi marroni”? La risposta è tanto sorprendente quanto affascinante: i geni non contengono parole, ovviamente, ma funzionano attraverso complesse 'istruzioni chimiche'.
Geni come ricette, non etichette
I geni non contengono frasi leggibili come “occhi verdi” o “capelli ricci”. Al contrario, sono sequenze di DNA composte da quattro basi chimiche (A, T, C, G), che funzionano come un linguaggio molecolare.
Ogni gene è una ricetta che indica alla cellula come costruire una determinata proteina, e sono proprio queste proteine a modellare l’aspetto e il funzionamento del nostro corpo. Dalla pigmentazione della pelle alla struttura delle ossa, fino alla chimica del cervello, tutto prende forma a partire da queste “istruzioni”.
Gli occhi? Questione di melanina (e geni)
Prendiamo un esempio pratico: il colore degli occhi. Non esiste un “gene per gli occhi marroni”. Esistono invece geni, come il gene OCA2, che regolano la quantità di melanina presente nell’iride. Più melanina → occhi scuri. Meno melanina → occhi chiari.
A seconda delle varianti genetiche ereditate dai genitori, il corpo può produrre più o meno pigmento, e quindi restituire uno spettro di colori che va dal nocciola al blu.
E il carattere? Anche lì entrano in gioco i geni
Quando si parla di caratteristiche psicologiche o comportamentali, il quadro però si complica. I geni possono influenzare, ad esempio, il modo in cui il nostro cervello elabora la dopamina (ormone legato al piacere) o la serotonina (legata all’umore).
Questo non significa che esistano geni che “determinano” la timidezza o la creatività, ma piuttosto che esistono predisposizioni genetiche che, in combinazione con l’ambiente, possono favorire certi tratti.
Geni e ambiente: un dialogo continuo
L’ambiente in cui cresciamo, l’educazione ricevuta, le esperienze vissute: tutto questo interagisce continuamente con le nostre basi genetiche. I geni non sono quindi un destino fisso, ma una base da cui il nostro organismo parte per costruirci, giorno dopo giorno.
In sintesi: