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Termini e condizioniCos’è il Project Kuiper
Il Project Kuiper è un’iniziativa di Amazon, lanciata ufficialmente nel 2019, che prevede la messa in orbita di oltre 3.200 satelliti a bassa quota (LEO, Low Earth Orbit) per offrire connessioni internet ad alta velocità e bassa latenza in tutto il mondo, con particolare attenzione alle aree rurali e meno servite. L’obiettivo dichiarato è ridurre il digital divide, portando la banda larga a centinaia di milioni di persone che oggi non hanno accesso a una connessione affidabile.
Il sistema Kuiper combina satelliti avanzati, una rete globale di stazioni a terra e terminali utente compatti ed economici, sviluppati per adattarsi a diverse esigenze: dalle famiglie alle imprese, fino ad applicazioni governative e di emergenza. I terminali standard, ad esempio, sono grandi meno di 30 centimetri quadrati, pesano meno di 2,5 kg e possono offrire velocità fino a 400 Mbps, con costi di produzione inferiori ai 400 dollari.
Tecnologia e ambizioni del progetto
La costellazione Kuiper utilizza satelliti dotati di propulsori a effetto Hall e collegamenti laser ottici tra i satelliti (OISL), in grado di trasferire dati fino a 100 Gbps tra apparecchiature in orbita che viaggiano a 25.000 km/h. Questo sistema, abbinato alla rete di stazioni AWS Ground Station di Amazon, promette una copertura globale e una resilienza mai viste prima.
Il lancio del 28 aprile, denominato Kuiper 1, è il primo di 83 missioni previste per completare la costellazione. Amazon deve rispettare le scadenze imposte dalla Federal Communications Commission: il 50% dei satelliti (circa 1.600) dovrà essere in orbita entro luglio 2026, pena la perdita delle licenze per i satelliti non ancora lanciati.
Perché il Project Kuiper ‘mette nei guai’ Elon Musk
La vera novità di Project Kuiper è la concorrenza diretta a Starlink, il servizio di SpaceX che dal 2019 ha già messo in orbita oltre 6.000 satelliti e conquistato centinaia di migliaia di utenti in tutto il mondo, soprattutto in aree remote come la Nuova Zelanda. Fino a oggi, Musk ha goduto di un sostanziale monopolio nel settore dell’internet satellitare a bassa latenza, ma l’arrivo di Amazon cambia le regole del gioco.
Kuiper non solo dispone di risorse finanziarie enormi, ma può contare sulla potenza di fuoco logistica e tecnologica di Amazon e su partnership con giganti come United Launch Alliance, Arianespace e Blue Origin (la compagnia spaziale fondata dallo stesso Bezos). Inoltre, Amazon ha acquistato anche lanci da SpaceX, a dimostrazione di quanto la competizione sia serrata e, al tempo stesso, interconnessa.
La pressione su Musk è doppia: da un lato, il rischio di perdere quote di mercato a favore di un concorrente che può offrire prezzi competitivi e servizi integrati con l’ecosistema Amazon; dall’altro, la necessità di accelerare ulteriormente l’innovazione per mantenere il vantaggio tecnologico acquisito.
Le sfide di Kuiper
Nonostante l’entusiasmo, Project Kuiper deve però affrontare ostacoli significativi. I ritardi nei lanci dei razzi (come quelli dell’Atlas V e del Vulcan Centaur), la necessità di rispettare le scadenze regolatorie e la complessità di coordinare migliaia di satelliti in orbita rappresentano sfide logistiche e ingegneristiche enormi. Amazon ha già ridotto leggermente il numero di satelliti previsti, ma resta l’obbligo di raggiungere almeno metà della costellazione entro il 2026.
Uno sguardo al futuro
Il lancio del 28 aprile segna l’inizio di una nuova era nella corsa allo spazio commerciale. La rivalità tra Bezos e Musk si intensifica, con possibili ricadute positive per milioni di utenti che potranno finalmente accedere a internet veloce ovunque si trovino. Se Kuiper riuscirà a mantenere le promesse, il duopolio con Starlink potrebbe rivoluzionare il modo in cui il mondo si connette, portando benefici concreti a livello globale e spingendo ancora più avanti la frontiera dell’innovazione spaziale.