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Termini e condizioniKomorebi: la luce che filtra tra gli alberi e illumina la nostra esistenza
Il termine giapponese komorebi descrive un fenomeno naturale tanto semplice quanto straordinario: la luce del sole che filtra attraverso le foglie degli alberi, creando un gioco di ombre e riflessi. Questa parola, composta dai caratteri per “albero” (木), “splendore” (漏れ) e “sole” (日), racchiude una filosofia che va oltre la mera osservazione della natura, e diventa un simbolo della bellezza che fugge e dell’importanza di vivere il momento presente.
La filosofia dietro il komorebi
In Giappone, il komorebi è profondamente legato alla cultura dell’impermanenza (mujō), una concezione buddista che celebra la transitorietà di tutte le cose. Questo gioco di luci e ombre, che appare solo in condizioni specifiche e per un breve istante, invita a riflettere sulla bellezza dell’effimero e sull’importanza di cogliere l’attimo. Non si tratta solo di un fenomeno visivo, quindi, ma di un’esperienza che invita le persone a fermarsi, osservare e trovare meraviglia nelle piccole cose della vita quotidiana.
La cultura giapponese ha spesso utilizzato il komorebi come metafora della transitorietà della vita. Negli haiku di Matsuo Bashō, ad esempio, o nelle stampe ukiyo-e, questa luce filtrante diventa un simbolo poetico dell’equilibrio tra luce e ombra, tra gioia e malinconia.
Il komorebi nel cinema: Perfect Days di Wim Wenders
Il concetto di komorebi è stato recentemente celebrato nel film Perfect Days (2023) del regista tedesco Wim Wenders. La pellicola racconta la storia di Hirayama, un uomo solitario che conduce una vita scandita da gesti quotidiani apparentemente semplici: pulire bagni pubblici, ascoltare musica, leggere libri. Nel corso del film, Hirayama osserva il komorebi con un silenzio rituale, trasformando questo fenomeno naturale in una chiave per comprendere la bellezza del presente.
Wenders utilizza il komorebi come metafora visiva per esplorare il potere della routine e delle piccole cose. La luce filtrante diventa un invito a rallentare e apprezzare ciò che spesso passa inosservato. Come suggerisce il regista nei titoli di coda del film, il komorebi è una finestra sul nostro rapporto con il mondo: una bellezza che ci attende se solo ci fermiamo a guardarla.
Un invito alla consapevolezza
Il komorebi non è solo un fenomeno naturale o una parola poetica; è un modo di vedere la vita. Ci ricorda che anche nelle giornate più ordinarie possiamo trovare momenti di meraviglia. In un mondo frenetico e sempre connesso, il komorebi ci invita a ritrovare la nostra luce interiore, proprio come i raggi del sole trasformano il paesaggio attraverso le foglie degli alberi.