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Termini e condizioniNei sotterranei vicino al fronte orientale, i soldati ucraini operano in bunker trasformati in centri di comando hi-tech. Qui, con joystick e tastiere, controllano piccoli droni esplosivi assemblati in Ucraina, spesso con componenti cinesi. Questi apparecchi, pilotati in prima persona grazie a visori video, permettono di colpire con precisione soldati, veicoli e posizioni nemiche, riducendo i rischi per le truppe e compensando la carenza di artiglieria e mezzi pesanti.
La strategia dei droni in Ucraina
La strategia dei droni ucraina non nasce solo dalla necessità, ma anche da una capacità di adattamento che ha già fatto scuola tra gli eserciti occidentali. Secondo il comando militare ucraino, oggi circa il 70% delle perdite inflitte su entrambi i fronti è causato proprio da armi senza pilota, più di quante ne provochino cannoni, carri armati o mine. Questa innovazione, formalizzata nel programma “Line of Drones” annunciato a febbraio, prevede l’espansione di quattro battaglioni di droni in veri e propri reggimenti, ciascuno con 2.500 soldati specializzati e dotati di droni da ricognizione, attacco e veicoli terrestri telecomandati.
La guerra dei droni ha già avuto un impatto concreto sul campo. Secondo il gruppo di analisi DeepState, il ritmo dell’avanzata russa si è fortemente rallentato negli ultimi mesi: se a novembre 2024 Mosca aveva conquistato 279 miglia quadrate di territorio, a marzo 2025 il bottino si è ridotto a 51 miglia quadrate. Gli analisti attribuiscono parte di questo rallentamento proprio alla saturazione dello spazio aereo dietro le linee russe da parte dei droni ucraini, che impediscono concentrazioni di truppe e logistica.
L’uso massiccio dei droni risponde anche a un’altra emergenza: la crescente difficoltà nel reclutare nuovi soldati. Molti degli operatori, come il soldato Artem intervistato dal NYT, sono ex programmatori o tecnici informatici, più inclini a lavorare con la tecnologia che a combattere in trincea. Ogni missione di droni richiede comunque squadre di quattro persone, ma il reclutamento per questi ruoli è più semplice rispetto alle unità di fanteria.
L'importanza del supoporto occidentale all'Ucraina
Nonostante il successo, la strategia dei droni non può sostituire del tutto il supporto occidentale, soprattutto per quanto riguarda i sistemi di difesa aerea necessari a proteggere le città ucraine dai missili russi. Tuttavia, come sottolinea Michael Kofman del Carnegie Endowment for International Peace, la Line of Drones rappresenta il tentativo più avanzato di “bloccare ampie porzioni del fronte” e rendere sostenibile la difesa ucraina anche in assenza di aiuti USA.
Il modello ucraino sta già attirando l’attenzione di altri eserciti: i Marines americani hanno appena creato la loro prima unità sperimentale di droni d’attacco. Nel frattempo, Kiev punta a estendere la copertura dei droni su tutto il fronte, complicando così ulteriormente le operazioni russe e dimostrando come la guerra, nel 2025, sia sempre più una sfida di innovazione tecnologica e adattamento.