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Termini e condizioniIl monitoraggio delle emissioni di gas serra è uno strumento fondamentale per comprendere l’impatto delle attività umane sul clima globale. Grazie a sofisticate reti di osservazione, gli scienziati possono raccogliere dati sulla concentrazione di anidride carbonica (CO₂), metano e altri gas responsabili del riscaldamento globale. Tuttavia, questa attività potrebbe subire un duro colpo: l’amministrazione di Donald Trump ha infatti annunciato l'intenzione di smantellare l’osservatorio della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) a Mauna Loa, nelle Hawaii, un punto chiave per il monitoraggio globale dei gas serra. Ecco i dettagli.
L'importanza del monitoraggio delle emissioni
Il monitoraggio delle emissioni climalteranti consente di misurare la concentrazione di gas nell'atmosfera e valutare le tendenze nel tempo. Ad esempio, nel 2003 la concentrazione di CO₂ era di circa 375 parti per milione (ppm), mentre oggi ha superato le 420 ppm, un livello preoccupante. I dati raccolti vengono utilizzati per modellare scenari futuri e pianificare strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici.
Uno dei centri più importanti a livello globale è proprio quello di Mauna Loa, attivo da quasi 70 anni. Situato su un vulcano a oltre 3.400 metri di altitudine, questo osservatorio fornisce dati essenziali grazie alla sua posizione isolata, lontana da fonti di inquinamento dirette. I suoi rilevamenti sono stati fondamentali per la creazione della "curva di Keeling", un grafico che mostra l'aumento costante della concentrazione di CO₂ nell'atmosfera a partire dagli anni '50.
L'attacco di Trump alla scienza del clima
Donald Trump, noto per il suo scetticismo verso il cambiamento climatico, ha già rimosso dal sito della Casa Bianca ogni riferimento alla crisi climatica. Inoltre, ha licenziato migliaia di scienziati e tagliato i fondi per la ricerca ambientale. Ora, il nuovo obiettivo del Presidente USA sembra essere la chiusura dell'ufficio della NOAA a Mauna Loa, con la motivazione ufficiale di voler ridurre i costi di gestione, stimati in circa 160.000 dollari l'anno.
Questa decisione potrebbe avere conseguenze gravi per la comunità scientifica internazionale, che utilizza i dati dell'osservatorio per studiare le dinamiche climatiche e valutare l'efficacia delle politiche di riduzione delle emissioni. Esperti di tutto il mondo hanno espresso preoccupazione: senza monitoraggio, diventa più difficile sviluppare strategie per contrastare il riscaldamento globale e proteggere le popolazioni dagli eventi meteorologici estremi sempre più frequenti.
Un futuro incerto
La chiusura dell'osservatorio di Mauna Loa sarebbe solo uno dei tanti attacchi alla scienza del clima negli Stati Uniti. La NOAA gestisce altre 34 strutture simili, molte delle quali potrebbero subire la stessa sorte. Senza dati affidabili sulle emissioni, si rischia di navigare al buio in una crisi climatica sempre più pressante.
Scienziati e ambientalisti stanno quindi cercando di opporsi a questa decisione, ma il futuro del monitoraggio climatico negli Stati Uniti è più incerto che mai. Il punto è che se la scienza viene messa a tacere, il problema del cambiamento climatico non sparirà: al contrario, potrà solo aggravarsi.